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Il Catania si ‘mangia’ la vittoria.
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Morimoto prima punta. Il Catania si schiera all’Olimpico col consueto 4-1-4-1, in avanti al posto dello squalificato Maxi Lopez si piazza Morimoto, alle sue spalle nel quartetto di centrocampo fa il suo ritorno dall’inizio Llama, schierato però non sulla fascia ma in posizione da interno in coppia con Ledesma, larghi agiscono invece Gomez e Mascara, Biagianti nel suo ruolo naturale di filtro davanti la difesa, i quattro dietro sono Alvarez a sinistra e Potenza a destra, centrali Silvestre e Terlizzi, in porta Andujar. La Lazio di Reja risponde con un 4-2-3-1, Muslera tra i pali, in difesa Lichtsteiner Biava Dias e Radu, a centrocampo Brocchi e l’italo argentino Ledesma, sulla trequarti agiscono Mauri e Herrnanes, Zarate e Floccari invece si scambiano spesso il ruolo di prima punta. |
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Botta e risposta. Ormai siamo abituati, la ragnatela del Catania, soprattutto in trasferta, è capace di smontare qualsiasi idea offensiva di qualunque avversario, non c’è da stupirsi se dell’arrembaggio della Lazio non c’è traccia, i ragazzi di Giampaolo sanno rimanere corti e compatti, i gemelli diversi Ledesma, Cristian e Pablo, si annullano a vicenda a centrocampo, Gomez e Mascara tengono bloccati sulle loro posizioni sia Radu che Lichtsteiner, Floccari scompare all’ombra di Terlizzi e Silvestre. Insomma è facile immaginare che nei primi minuti non accade praticamente nulla, fatta eccezione per una bella conclusione improvvisa di Gomez da fuori area al 10° che impegna Muslera in due tempi; al 14° Hernanes, in area, stoppa con l’aiuto del braccio uno spiovente proveniente da sinistra, poi in caduta prova il tiro che si perde sul fondo. Tre minuti dopo una bella discesa di Radu su una palla persa a centrocampo dai rossazzurri permette a Floccari di liberare il sinistro, Andujar risponde da campione in angolo. Il Catania torna a farsi vedere dalle parti di Muslera sul finale del primo tempo, è ancora Gomez che da oltre 30 metri lascia partire un bolide diretto nell’angolo alla destra del portiere della nazionale uruguagia, volo a mano aperta e palla in angolo; dal corner conseguente Llama pennella per Silvestre che di testa fulmina tutti: 0-1! Siamo al 43° e il Catania è in vantaggio all’Olimpico, purtroppo la gioia dura poco e nel giro di due minuti Hernanes con una progressione centrale buca la difesa rossazzurra, arrivato sul limite dell’area lascia partire un rasoterra insidioso a filo d’erba sul quale Andujar può solo sfiorare il pallone, 1-1. Peccato sarebbe stato davvero importante andare negli spogliatoi in vantaggio. |
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Da mangiarsi le mani. La ripresa si apre senza cambi, la Lazio caricata nell’intervallo da Reja prova ad aumentare i ritmi ma la trama difensiva del Catania è più efficace. I rossazzurri fanno buona guardia e chiudono tutti i varchi, non ci sono spazi per passaggi filtranti o verticalizzazioni, la strada che i biancocelesti sono costretti a seguire è quella delle iniziative personali; ovviamente in questo esercizio un funambolo come Zarate si esalta, al 50° al termine di una serpentina prova uno splendido pallonetto di destro, ancora più splendida è però la risposta di Andujar che con un superbo colpo di reni all’indietro alza la sfera sulla traversa. Giampaolo per continuare il suo intento tattico ha bisogno di forze fresche, inserisce Martinho al posto di Mascara e Izco per un dolorante Llama, botta al ginocchio per lui; il giovane brasiliano si piazza esterno col compito di appoggiare di più Morimoto apparso un po’ troppo isolato. Proprio Martinho entra subito in partita e al 54° prova con un bel diagonale che si spegne a lato di poco. Reja deve inventarsi qualcosa perchè la sua squadra fatica a rendersi pericolosa, decentra Zarate a sinistra e posiziona Hernanes appena dietro Floccari, inoltre sostituisce Mauri e Ledesma con Foggia e Matuzalem. I rossazzurri non si scompongono, Giampaolo addirittura prova a vincere inserendo Antenucci per un Morimoto ormai stanco e vittima di crampi. Ci prova ancora Zarate a giro al 75° sfiorando l’incrocio, ma si tratta sempre di iniziative isolate, il Catania invece comincia a pungere in contropiede, prima Martinho e poi Antenucci bussano dalle parti di Muslera che si disimpegna con belle parate. Il colpo vincente il Catania lo potrebbe mettere a segno proprio in pieno recupero: Gomez Potenza e Martinho partono in contropiede contro solo due difensori biancocelesti, l’assist di Gomez per Potenza non viene però sfruttato a dovere, il difensore rossazzurro non prova la conclusione ma cerca nuovamente il passaggio filtrante per l’argentino permettendo il recupero disperato della difesa capitolina. Un vero peccato, sarebbe stato il gol vittoria, ma va bene anche così, ben poche squadre riusciranno ad uscire dall’Olimpico con un punto in più in classifica. |
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Orazio Cutrona |
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Punti |
Vinte |
Nulle |
Perse |
Fatti |
Subiti |
DR |
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Milan |
30
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9
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3
|
2
|
23
|
12
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+11
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Lazio |
27
|
8
|
3
|
3
|
17
|
11
|
+6
|
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Juventus |
24
|
6
|
6
|
2
|
26
|
14
|
+12
|
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Napoli |
24
|
7
|
3
|
4
|
23
|
17
|
+6
|
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Inter |
23
|
6
|
5
|
3
|
19
|
11
|
+8
|
|
Roma |
22
|
6
|
4
|
3
|
17
|
15
|
+2
|
|
Palermo |
20
|
6
|
2
|
5
|
22
|
18
|
+4
|
|
Sampdoria |
20
|
4
|
8
|
2
|
15
|
12
|
+3
|
|
Udinese |
20
|
6
|
2
|
6
|
16
|
15
|
+1
|
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Chievo |
19
|
5
|
4
|
4
|
13
|
11
|
+2
|
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Catania |
18
|
4
|
6
|
4
|
12
|
12
|
0
|
|
Genoa |
18
|
5
|
3
|
6
|
10
|
13
|
-3
|
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Cagliari |
17
|
4
|
5
|
5
|
16
|
14
|
+2
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Fiorentina |
16
|
4
|
4
|
6
|
14
|
15
|
-1
|
|
Parma |
15
|
3
|
6
|
5
|
11
|
16
|
-5
|
|
Bologna |
14
|
3
|
5
|
5
|
12
|
19
|
-7
|
|
Brescia |
12
|
3
|
3
|
8
|
11
|
17
|
-6
|
|
Cesena |
12
|
3
|
3
|
8
|
10
|
18
|
-8
|
|
Lecce |
12
|
3
|
3
|
8
|
12
|
28
|
-16
|
|
Bari |
10
|
2
|
4
|
8
|
10
|
21
|
-11
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Intervista a Giampaolo |
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