Cimitero nuovo, lavori «eterni»

VIAGRANDE. Necessario il collaudo statico prima della consegna dei servizi.

Resta aperto il dibattito sull’ampliamento del cimitero di Viagrande, che non sfugge alla regola della tela di Penelope, considerato che il suo iter burocratico è cominciato negli anni tra il 1975 e il 1980.
Botta e risposta tra il consigliere di opposizione Salvatore Gambino (ma assessore della Giunta Cavallaro quando sono iniziati i lavori) e l’attuale assessore ai Lavori pubblici e ai servizi cimiteriali, Ettore Barbagallo.
L’oggetto del contendere è capire quando saranno ultimati i lavori (sospesi da tempo) e quando i cittadini potranno fruire in toto (oggi le visite sono limitate a soli due giorni a settimana) della parte dell’ampliamento già ultimata (con l’apertura per il pubblico nei medesimi giorni e nelle medesime ore del cimitero antico), nonché l’assegnazione dei lotti di terreno ai cittadini che li hanno comprati al prezzo di 40 e 70mila euro per costruirvi le cappelle gentilizie.
Ecco le risposte fornite, nel corso dei lavori dell’ultimo Consiglio comunale dall’assessore Barbagallo: l’ampliamento del cimitero va considerato un cantiere aperto (visto che i lavori non sono stati consegnati per mancanza di collaudo) e, quindi, sottoposto a tutte le misure di sicurezza del caso.
«Un cantiere aperto con lavori in corso – precisa Barbagallo – per cui abbiamo chiesto il favore alla ditta di interromperli ogni fine settimana».
Inoltre, per la consegna delle strutture da adibire ai servizi (sebbene nuove sembrano già vecchie per il loro stato di abbandono) occorre il collaudo statico.
I privati che hanno comprato i lotti sono stati già messi in condizione di presentare i progetti per le cappelle gentilizie.
C’è, infine, un progetto per la costruzione di nuovi loculi, affidato all’ufficio tecnico comunale, ma «data la nota difficoltà di impegni economici, l’amministrazione sta predisponendo un bando per la progettazione senza costi iniziali a carico del Comune; il compenso al tecnico sarà liquidato man mano che saranno venduti i nuovi loculi».
Lo stato dei fatti: nell’area dell’ampliamento erbacce, cespugli, zone in abbandono, frequentate dai conigli selvatici che hanno riempito di escrementi le aiuole dove gli alberi messi a dimora sono andati in malora.

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