La torchiatura è l’operazione che serve a sottrarre alle vinacce la maggior parte del mosto e del vino che esse contengono.
E’ opportuno accertarsi, prima di passarle al torchio, che le vinacce, specialmente in superficie, siano sane.
I torchi idraulici operano con un’azione di pura compressione mentre i torchi continui elicoidali (moderni o tradizionali come nel video) operano con un’azione combinata di compressione e di sfregamento.
Bisogna anche distinguere tra vinacce di uve bianche, che solitamente si torchiano vergini, e quelle di uve rosse, che normalmente si torchiano fermentate (l’operazione che precede la torchiatura è chiamata “pigiatura“).
Nel caso di vinacce fermentate l’operazione deve essere effettuata immediatamente dopo la svinatura, in quanto ci troviamo di fronte ad una materia prima instabile, facilmente soggetta alla acidificazione ed alla perdita di alcool.
Completata la torchiatura il mosto sarà raccolto nella tinozza (o vasche), disposta sotto il torchio. Da essa alle botti si passa tramite una pompa o travaso manuale, previo filtraggio delle scorie.
Il video girato a Viagrande (CT) mostra un metodo antico ma efficace, utilizzando una corda intrecciata “u conzu” per tenere le vinacce unite prima di sottoporle alla torchiatura.
Si ringrazia Amici della Terra club dell’Etna.
Editing Etnaworld.
(font: YouTube etnaworld – 04 ottobre 2010)