Dirigenti a confronto sui problemi della scuola

TENUTA ALLA «PIZZIGONI» L’ASSEMBLEA PROVINCIALE DEI CAPI D’ISTITUTO.

Si è svolta presso la scuola “Pizzigoni” di via Siena, l’assemblea provinciale dei capi d’Istituto, promossa dall’associazione nazionale “Dirigenti scolastici“.
Trattati i problemi della scuola pubblica catanese. Il prof. Santo Molino, presidente provinciale dell’Andis, ha tracciato un quadro relativo agli adempimenti di avvio dell’anno scolastico, anche alla luce delle “riforme” in corso e dei tagli subiti negli organici. Rilevato l’episodio della scuola di Adro, nel Bresciano, laddove l’inaugurazione dell’edificio scolastico è stata caratterizzata da una messinscena di stampo leghista che ha offeso la scuola italiana, soppiantando le insegne e la bandiera della Repubblica con i riti della Lega Nord. Tra l’altro si rileva che, trattandosi di una scuola con tutte le classi a tempo pieno, ad Adro lo Stato italiano spende, purtroppo, il doppio rispetto alle comuni scuole siciliane, ma questo non è noto all’opinione pubblica.
Lucia Lanzafame, che dirige l’IC “Vittorino Da Feltre” ha relazionato sugli organici. In taluni casi emerge il dubbio di una sufficiente assegnazione di docenti di sostegno alle scuole, molti casi “gravi” pare che non abbiano avuto adeguata attenzione. Situazione controversa, soprattutto, nella scuola secondaria di 1° grado e sarebbe opportuno procedere a una verifica, utilizzando come correttivo i docenti in “soprannumero“.
Angela Santangelo, dirigente dell’”Ungaretti” di Catania, ha illustrato la nuova normativa sulla gestione del fondo dell’istituzione scolastica e della conseguente trasmissione degli atti all’Aran e al Cnel, rilevando la stranezza che, da quest’anno, le eventuali economie di gestione verranno riciclate per attività di pertinenza delle forze armate.
Il dirigente di Trecastagni/Viagrande, Maria Trovato, ha affrontato la vexata questio delle “visite fiscali“, che devono essere disposte a tappeto per prevenire l’assenteismo.
E qui nasce il problema del pagamento: spettano al Servizio sanitario nazionale o alle scuole?
Sul progetto “salva precari” e sul nuovo “progetto Centorrino” è intervenuto Santo Mancuso, dirigente nelle scuole di Misterbianco, che ha sottolineato la positività della Legge Finanziaria regionale in Sicilia che, per la prima volta, ponendo l’accento sulla necessità di un tempo lungo nelle scuole specie quelle in zone “a rischio“, ha obbligato i Comuni ad organizzare le mense scolastiche minacciando di commissariare gli enti locali inadempienti. Il dirigente della “Musco“, Cristina Cascio ha trattato le opportunità offerte dai bandi del Fondo Sociale Europeo PON e POIN, mentre la prof. ssa Virginia Filippetti ha precisato che gli Enti locali possono richiedere 350.000 euro per manutenzione o arricchimento in edilizia scolastica; per gli interventi infrastrutturali sul risparmio energetico possono avere importi tra i 750.000 e i 2.000.000 di euro. Proposte sono giunte dai dirigenti Gianni Gioeni, Antonio Ferraro, Rosaria Cardillo, Lidia Maniscalchi, Daniela Vetri e Melina Trovato. Infine è stata rilevata la necessità di avere il servizio di assistenza igienico – personale, per agevolare e consentire l’integrazione degli alunni diversamente abili.

(font: La Sicilia – Mario Castro, 20 settembre 2010)

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