Vinimilo: i bianchi dell'Etna a confronto con quelli del Soave

Milo (Catania). In comune hanno i suoli vulcanici in cui nascono e crescono. La raffinata uva Carricante, tipica dell’Etna e l’esuberante uva Garganega sono state le due “prime donne” protagoniste ieri a Milo del Forum internazione dei vini bianchi da suoli vulcanici, Vulcania-Etna 2010, organizzato nell’ambito della trentesima edizione della “Vinimilo”, nella splendida tenuta dell’azienda Barone di Villagrande.

All’incontro erano presenti, oltre il sindaco Giuseppe Messina, il vicesindaco Alfio Cosentino e i padroni di casa, la famiglia Nicolosi Asmundo, anche il coordinatore veneto delle Città del Vino, Giovanni Verzini, l’ambasciatore delle Città del Vino, Leonardo Patti, il direttore Consorzio Tutela Vini Soave, Aldo Lorenzoni e il presidente del Consorzio Tutela Etna Doc, Giuseppe Mannino.

Un viaggio ideale tra le Città del vino dell’Etna e del Soave, attraverso una degustazione guidata a cura dell’enologo Giovanni Ponchia, uno degli ideatori di Vulcania-Etna 2010.

Da una parte, vini prodotti nelle colline venete di Roncà, Montecchia di Crosara, Monte forte D’Alpone e Cologna ai Colli, realizzate con uve coltivate in un terreno tufaceo di origine vulcanica con importanti affioramenti calcarei, che conferiscono una vibrante vivacità. Tra queste spicca la Garganega, appunto, che non possiede una aromaticità spiccata ma un piccolo patrimonio di profumi n di cui mandorla e i fiori bianchi sono i più nitidi, ma anche il trebbiano di Soave E dall’altra parte, i vini d’Etna di Zafferana Etnea, Sant’Alfio, Linguaglossa, Viagrande e Milo, prodotti da uve coltivate nell’irripetibile microclima etneo. Come il Bianco Superiore Doc che nasce da un territorio particolare ed è frutto di un vitigno autoctono, il Carricante, coltivato esclusivamente sull’Etna. Il vino ha un colore giallo paglierino molto trasparente impreziosito da riflessi dorati. Al naso il suo ventaglio olfattivo è intenso e ampio ed esprime aromi puliti e raffinati, spaziando da un’insistente nota minerale di sfondo, a fiori di campo, seguiti da aromi fruttati di ananas e d’agrumi.

Una raffinata degustazione, che è stata accompagnata anche dai piatti della cucina veneta preparati dallo chef, Valentino Scandalora.

(font: Newz.it – 01 settembre 2010)

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