Chiesa di S. Caterina chiusa da 5 anni

Viagrande. Si cerca un nuovo contributo dopo quello stornato per i paesi terremotati.

La riapertura della chiesa di Scalatelli, nell’omonimo, antico quartiere a nord di Viagrande, realizzata grazie ai contributi personali (leggi anche offerta di materiali e manodopera di tanti «scalatiddoti»), operazione apprezzata da tantissimi fedeli, ha aperto un vivace dibattito far i cittadini viagrandesi: se con il contributo dei privati – vien detto in giro – si è resa possibile la riapertura della chiesetta di Scalatelli, perché non tentare la stessa strada per riaprire la chiesa di S. Caterina, dichiarata inagibile circa cinque anni or sono dal sindaco, Vera Cavallaro, su precisa richiesta dell’ufficio tecnico?
L’operazione, purtroppo, non è possibile e non perché gli «scalatiddoti» (sono gli appartenenti a uno dei due quartieri storici che scendono in gara nella antica festa di S. Mauro), siano più bravi o più organizzati degli appartenenti al quartiere di S. Caterina (l’altro quartiere storico che scende in gara per la festa di S. Mauro): il discorso è molto più profondo.
La chiesetta di Scalatelli, dichiarata inagibile a seguito della cenere dell’Etna, ottenne, anni or sono, un contributo per essere rimessa in sesto, che non fu sufficiente e gli «scalatiddoti», ma non solo essi, dopo anni di attesa, grazie a un comitato spontaneo di cittadini, riuscirono nell’intento di ultimare i lavori (che se fatti da enti pubblici, forse, avrebbero richiesto circa 40mila euro), con offerte, come già detto, anche «in natura».
Per rendere agibile la chiesa di S. Caterina, forse, non sarà sufficiente un milione di euro: la chiesa è molto più grande di quella di Scalatelli e ormai è ridotta – all’interno – in uno stato pietoso. Per la verità, la Regione siciliana aveva già stanziato una prima somma di 500mila euro, un paio di anni or sono, ma essa è stata stornata per aiutare i paesi terremotati.
I due progettisti si stanno dando da fare per ottenere un altro contributo, ma tutti sappiamo che quelli correnti sono tempi di magra.
Alcuni cittadini si chiedono come mai, se la chiesa è stata dichiarata inagibile (con rischio di crolli) non viene transennata tutta la zona esterna attorno a quella dichiarata inagibile e come mai le campane continuano a funzionare regolarmente, con le inevitabili vibrazioni impresse a una struttura pericolante?
I due progettisti su quest’argomento e sullo stato in cui versa l’interno del sacro tempio stanno redigendo una relazione da inviare alle autorità competenti.

(font: La Sicilia – Paolo Licciardello, 18 agosto 2010)

  1 comment for “Chiesa di S. Caterina chiusa da 5 anni

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.