VIAGRANDE, IN ARRIVO COMMISSARIO.
Quando nei Consigli comunali di paesi come Viagrande (che da poco ha superato il tetto degli ottomila abitanti) tutti i consiglieri presenti in aula si dichiarano «incompatibili», la trattazione dell’argomento in questione va a finire sul tavolo di un commissario ad acta.
La circostanza si era verificata per il Prg, approvato sempre da un commissario ad acta una decina di anni or sono, e si è ripetuta nella recente seduta consiliare convocata per approvare «le determinazioni in merito allo schema di massima per la redazione della variante generale del centro storico (zona A urbana di interesse storico o di particolare pregio) del vigente Piano regolatore generale e dei piani particolareggiati di aree ricadenti all’interno del centro storico».
Tutti i consiglieri comunali presenti, secondo quanto stabilito dalla terza commissione consiliare permanente, messi sull’avviso che dovevano ritenersi incompatibili e, quindi, astenersi dal voto tutti coloro che ritenevano di essere interessati in prima persona o di avere parenti – sino alla quarta generazione – interessati all’argomento, hanno dichiarato, uno per uno, e in forma solenne, di «essere incompatibili». L’unico a non essere d’accordo, e per questo ha abbandonato l’aula, è stato il consigliere Salvatore Gambino, oggi di opposizione, ma in passato presidente del Consiglio e assessore comunale.
(font: La Sicilia – Paolo Licciardello, 15 agosto 2010)