Viagrande. Slitta ancora la concessione dei locali di via D’Agata Blanco.
E’ andata deserta la gara bandita dall’area Servizi sociali e culturali del Comune di Viagrande per la concessione dei locali, già arredati, siti in via D’Agata Blanco e adibiti ad asilo nido comunale. Come si ricorderà, l’amministrazione comunale di Viagrande, al fine di contenere o ridurre le spese per il mantenimento dell’asilo nido comunale (inaugurato alla fine degli anni ’80 con personale tutto comunale e successivamente in parte affidato a una cooperativa), aveva deliberato, lo scorso mese di giugno, di concedere a terzi, oltre al servizio, anche lo stabile di via D’Agata Blanco, costruito dall’allora amministrazione comunale Caruso-D’Agata.
Nei giorni scorsi si è riunita la commissione di gara per l’affidamento della concessione dei locali. La commissione era così costituita: dott.ssa Camilla Di Mauro, presidente; dott.ssa Maria Letizia Di Modica e dott.ssa Domenica Sciuto, componenti; Salvatore Quattrocchi, segretario verbalizzante. Alla gara ha partecipato una sola cooperativa di Catania.
Appena la commissione ha aperto la prima delle tre buste, contenute, come da bando di gara, nel plico presentato dalla cooperativa, è emerso che, nella dichiarazione sostitutiva di atto notorio, presentata con la documentazione amministrativa dalla cooperativa partecipante alla gara, vi erano contenute delle condizioni che la commissione ha ritenuto di non poter accettare. Pertanto, senza procedere all’apertura delle altre due buste, e in considerazione che la rappresentante dell’unica cooperativa partecipante decideva di lasciare la seduta pubblica, la Commissione, «dopo attenta valutazione dell’offerta presentata e previa lettura del bando di gara, decide di non ammettere alla gara la predetta società, ritenendo che l’apposizione di condizioni contrasta con il disposto di cui al bando di gara nella parte in cui, al sest’ultimo punto, prevede che non saranno ammesse le offerte… condizionate…», così come si legge nel relativo verbale di gara.
Il presidente, a quel punto, unitamente ai componenti della Commissione, verificata la mancanza di ulteriori offerte, decideva di dichiarare deserta la gara, anche al fine di garantire la par condicio nei confronti di potenziali partecipanti.
Si dovrà adesso ricominciare daccapo tutto l’iter procedurale? Con quali margini di tempi, visto che a settembre l’asilo nido dovrà riaprire i battenti?
(font: La Sicilia – Paolo Licciardello, 12 agosto 2010)