Viagrande. Sfondano la vetrata con un fuoristrada e rubano alimenti per oltre 10mila euro.
Assalto notturno, in stile far west, a una delle più antiche e conosciute botteghe di Viagrande. Erano circa le 4,20 della notte fra giovedì e venerdì quando alcuni banditi, utilizzando un’autovettura come ariete (probabilmente un fuoristrada o un furgone), hanno letteralmente fracassato la vetrata antiproiettile che immette nella nota «Putìa i Perivancu» di via Bellini 18 e una volta penetrati all’interno del fornitissimo esercizio commerciale hanno razziato prodotti alimentari d’ogni genere.
Sino a questo momento i proprietari, i signori Faro e Raciti, non hanno ancora presentato alla locale stazione dei carabinieri una lista particolareggiata dei prodotti trafugati, essendosi dedicati per quasi tutta la giornata a far riparare i danni al sistema d’ingresso dell’esercizio commerciale. Ma da un primo sommario esame sembra che i ladri abbiamo fatto incetta di prosciutti (circa 8-10 «pezzi» dal peso di circa dieci chilogrammi ciascuno), confezioni di liquori, confezioni di tonno pregiato e altri prodotti di genere alimentari.
Il bottino ammonterebbe ad oltre diecimila euro, non considerando i danni provocati alle strutture del negozio.
A parte la gravità dell’atto criminale compiuto, c’è anche un aspetto strano della vicenda che va sottolineato. Nonostante l’esercizio commerciale sia ubicato in pieno centro a Viagrande, a un tiro di schioppo dalla villa comunale e della trafficatissima piazza Gelsi, al piano terra di un condominio a quattro piani, l’allarme alla centrale dei carabinieri di Acireale è giunto soltanto quando il colpo era stato già messo a segno e i «predatori» erano fuggiti via indisturbati con il loro sostanzioso bottino.
In questi casi – dicono i militari dell’Arma – preziosa risulterebbe la collaborazione dei cittadini con l’immediata segnalazione del colpo alla centrale operativa (il fragore d’una vetrata che va in frantumi non dovrebbe passare inosservato in una nottata di caldo quando si dorme con le finestre aperte). Ed invece…
(font: La Sicilia – Paolo Licciardello, 18 luglio 2010)