Bilancio di previsione approvato dal Consiglio comunale con dieci voti favorevoli e due astenuti, votazione che rispecchia fedelmente quella riscontrata nella seconda commissione comunale permanente presieduta da Antonino Billone.
I voti favorevoli provengono dai nove consiglieri della maggioranza e dal consigliere Loredana Giuffrida che dall’opposizione è passata alla maggioranza. Si sono astenuti i consiglieri di opposizione presenti e cioè Rosario Coco e Francesco Lo Cascio i quali, fra l’altro, sono componenti della citata seconda commissione.
Il bilancio approvato è un bilancio strettamente tecnico poiché, con i chiari di luna di questi tempi, non c’è proprio di che guazzare. Il bilancio ha ottenuto l’imprimatur del revisore unico dott. Parisi il quale nella sua relazione ha sottolineato «non solo i valori contabili, ma anche una serie di elaborati descrittivi che hanno come obiettivi quello di cercare di illustrare il significato delle cifre che si sono registrate e delle valutazioni effettuate.»
Il neo assessore al Bilancio, dott. Santo Rapisarda, ha soltanto commentato che bisogna incrementare le entrate cercando anche di condurre una lotta razionale e mirata alla evasione in senso lato.
Giusta l’osservazione dell’assessore Rapisarda anche perché è giusto che i cittadini paghino (specialmente per quanto riguarda la Nettezza urbana in un paese dove l’edilizia residenziale si è moltiplicata in modo esponenziale) tutti e non ci siano i furbi.
Nota positiva per ciò che riguarda il rendiconto di gestione 2009: da quadro riassuntivo della gestione finanziaria scaturisce un avanzo di amministrazione di quasi 440 mila Euro, anche se, come si legge nella relazione predisposta dal rag. Giovanni Zappalà, responsabile dell’area finanziaria del Comune «si evidenzia come l’avanzo di gestione lo si debba considerare incerto, in quanto siamo in presenza di crediti di indubbia esigibilità».
Rimangono infatti, non chiari i ruoli Tarsu di anni pregressi la cui riscossione era affidata alla Società Tributi Italia la cui posizione è tuttora al vaglio del Consiglio di Stato.
(font: La Sicilia – Paolo Licciardello, 11 giugno 2010)