Domenica 31 gennaio 2010, alle ore 18,30, al Palazzo Beneventano avrà luogo per Amigdala un evento letterario accompagnato da musiche e canti tradizionali di Sicilia.
Sarà presentato il romanzo-verità “Il silenzio del salice piangente” con sottotitolo “Ora sono un uomo: conquista di un’identità psico-fisica”, ultima opera della giovane scrittrice Nhora Caggegi, la quale affronta con coraggio una storia drammatica che pone l’accento sulla discussa tematica dell’identità di genere.
Nhora Caggegi, che è giunta alla terza prova letteraria, è anche componente di un gruppo folk denominato “Vecchia Jonia” che recentemente ha partecipato ai programmi di Rai 1 e Rete 4.
Nel corso della manifestazione interverranno l’autrice e, tra gli altri, l’avv. Anna Ruggieri e il prof. Giovanni Vecchio nonchè il Gruppo Folk “Vecchia Jonia” di Giarre/Riposto.
L’autrice
NHORA CAGGEGI è nata a Catania nel 1982 e risiede a Santa Venerina. Si è cimentata nella narrativa e nella poesia sin dai primi anni dell’adolescenza dando alle stampe un volume di pagine di diario, racconti e poesie: “Sola tra sogno e realtà” (graficaunita, 2001), preceduto da pagine varie ospitate da diversi periodici locali. Qualche anno dopo pubblica la raccolta di racconti “Coacervo di passioni” (A&B Editrice), che ottiene ampi consensi.
Nel 2009 Arteincircolo Edizioni cura la pubblicazione di “Il silenzio del salice piangente”, una storia vera e drammatica, raccontata con garbo e profonda partecipazione.
Il gruppo folk “Vecchia Jonia”
L’ Ass. culturale “VECCHIA JONIA“ città di Giarre e Riposto nasce per volontà di alcuni giovani profondamente legati alla loro terra e uniti dal comune interesse di conservare, divulgare e tramandare le autentiche tradizioni popolari di cui è ricca la Sicilia.
La suddetta viene denominata “VECCHIA JONIA” in quanto i due comuni, Giarre e Riposto, vennero unificati dal regime fascista ( 1939/1945 ) e nel 1942, con l’ obiettivo di creare un’unica città, vennero rinominati “JONIA“.
Il gruppo folklorico, nonostante la recente formazione, cerca di sfruttare le caratteristiche delle due cittadine ricche di cultura contadina e di tradizioni legate al mare costruendosi così un bagaglio culturale con svariati argomenti. Le musiche dal vivo sono eseguite attraverso una strumentazione varia che si accosta alle chitarre e al mandolino, alla fisarmonica e al fischietto o al flauto (di origine arcaica), le percussioni del tamburo e, all’accompagnamento del fantomatico marranzano o scacciapensieri, e ad altri strumenti caratteristici quali: i trocculi (noce di cocco) che imitano lo zoccolo del cavallo, la quartara o bumbulu, le cianciane.
I canti sono frutto di ricerche (quali il Pitrè, Salomone Marino, Vigo) o di ricordi veri ascoltati dalla viva voce degli anziani, facendovi rivivere i vari momenti della vita quotidiana delle genti dell’ Etna con serenate duetti, ninne nanne, nenie e leggende, nell’ eterno rinnovarsi di un ciclo legato agli umori delle stagioni.
Il gruppo, formato di circa 40 elementi (ballerini, musicisti, cantanti e vivaio dei bambini) è la trave portante delle famose tarantelle, molto veloci e ritmate in cui traspare tutta la loro vitalità e freschezza, mantenendo così i crismi delle antiche tradizioni mediterranee. I costumi di colori sgargianti riproducono la copia fedele di quelle in uso nel territorio Etneo realizzate da sarte artigiane. Da recente si è esibito in diverse manifestazioni quali: Sagre, raduni provinciali e regionali. Tra le più importanti citiamo la partecipazione al programma “CUOCHI SENZA FRONTIERE” condotto da Davide Mengacci su Rete Quattro e, in occasione del carnevale estivo di Acireale, quella al programma LINEA BLU di RAI UNO.
Come di consueto, nel corso della serata, degustazione di primi e bevande.
Vi aspettiamo tutti per una serata di grande interesse.
Il Presidente
Maria Grazia Palermo
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