Il presidente del Consiglio comunale di Viagrande, Domenico D’Agata, in una nota fa alcune precisazioni in riferimento all’articolo pubblicato domenica 6 dicembre, dal titolo «Parco Monte Serra, un rebus» su quanto riferito nel corso del Consiglio del 27 novembre scorso. «Nell’articolo del 6/12 – scrive D’Agata – sono state riportate tra virgolette delle frasi che, estrapolate dal contesto generale, non hanno contribuito a chiarire il senso del discorso ma, al contrario, hanno dato adito a interpretazioni che non corrispondono a quanto si desiderava comunicare. In particolare, non è stato riportato, tra virgolette, quanto da me riferito in apertura di seduta, quando ho fatto menzione dell’attività ancora in corso del nominato commissario ad acta. Riferendomi a quanto sopra, ho anche affermato che sarebbe stato più prudente aspettare la conclusione del lavoro di quest’ultimo per fare qualsiasi tipo di valutazione sia economica che politica sull’argomento piuttosto che alimentare qualsiasi tipo di congettura».
«Quando ho esposto circa la mancanza di documenti ufficiali non mi riferivo certo alle ben note sentenze del Tar e Cga – continua D’Agata – ma a quanto avrebbe ufficialmente determinato il commissario alla fine del suo mandato. Per ultimo ho anche evidenziato che tale vicenda, verosimilmente, produrrà un debito fuori bilancio che interesserà il Consiglio comunale e successivamente anche la Corte dei Conti, ognuno per le valutazioni e determinazioni di competenza».
Prendiamo atto della nota del presidente del Consiglio e ribadiamo quanto scritto a commento della notizia il 6 dicembre, cioè che quantomeno il presidente del Consiglio ha affrontato l’argomento nella sede idonea, cercando di dare delle informazioni. Cosa che non hanno fatto altri amministratori nonostante la nostra richiesta, appellandosi alle conclusioni alle quali giungerà il commissario ad acta. Sia chiaro che nessun viagrandese si augura che la somma da sborsare per gli espropri del terreno sul quale è stato realizzato il parco suburbano Monteserra sia intorno agli 800 mila euro, come ormai da diversi anni viene ipotizzato. Vero che il tutto potrebbe concludersi con un debito fuori bilancio, ma sarebbero sempre i cittadini a dover sopportare il peso del debito.
(font: La Sicilia – Paolo Licciardello, 21 dicembre 2009)