Venerdì e sabato prossimi si svolgerà, nella sala convegni dell’Istituto oncologico del Mediterraneo di Viagrande, un corso ecm sul tema “Rischio clinico e sistema qualità. Modelli organizzativi“. Il direttore del corso è il dott. Francesco Sgalambro (direttore del servizio Anestesia qualità allo Iom). I cambiamenti dei modelli relazionali, avvenuti negli ultimi anni, hanno rivoluzionato il rapporto medico-paziente: prima, infatti, era fondato su una fiducia che attribuiva al medico e alla struttura sanitaria un potere decisionale completo; il malato si rimetteva totalmente nelle mani del medico che aveva l’obbligo morale di accoglierlo e accudirlo. Oggi tale rapporto si è trasformato in contrattuale e, pertanto, si possono manifestare – nel momento in cui uno dei contraenti viene meno agli accordi – risvolti economici, legali e risarcitori che condizionano la messa in atto delle procedure mediche e che impongono l’adozione di sistemi volti alla prevenzione di tale rischio.
L’obiettivo del corso è quello di diffondere tra gli operatori la cultura del rischio clinico e dei cambiamenti delle modalità di relazione con l’utenza; di proporre i necessari adeguamenti dei modelli comportamentali che dovranno essere finalizzati alla prevenzione dell’errore. Il convegno incomincerà con la lettura magistrale del prof. Paolo De Nardis – che analizzerà l’evoluzione del rapporto dal rischio clinico all’alleanza terapeutica – e la relazione del dott. Paolo Cantaro sull’esperienza da lui maturata nella cabina di regia regionale per la gestione del rischio clinico. A seguire – grazie al contributo di esperti di livello nazionale: Marinella Astuto, Luigi Biagioni, Gaetano Bonfiglio, Laura Calabretta, Michele Cantarella, Alessandro Cappellani, Ranieri De Maria, Antonino Gullo, Roberta Iannone, Paolo Murabito, Vincenzo Parrinello, Vittorio Scaffidi, Iole La Licata – verrà analizzato il momento relazionale, attraverso l’esame attento del rapporto medicopaziente e della negoziazione nella cura della salute, e verranno indicate le linee generali sul contributo che il sistema qualità può dare per la gestione del rischio clinico. Uno spazio sarà riservato anche all’ingegneria clinica e al suo ruolo nella problematica.
Nella seconda sessione, prettamente applicativa, saranno indicati dei modelli organizzativi per la prevenzione dell’errore, ciò attraverso l’indicazione degli standard previsti dalla Regione e l’analisi per aree (area diagnostica, area di degenza e area critica) degli errori più comuni e dei sistemi per la loro prevenzione. Inoltre, verrà dedicata un’attenzione particolare al rischio clinico in sala operatoria integrando la prevenzione dell’errore con l’indicazione di modelli organizzativi e gestionali.
(font: La Sicilia – A. T. , 18 novembre 2009)