COMUNE DI VIAGRANDE
Provincia di Catania
Comunicato Stampa
In relazione all’articolo pubblicato su “La Sicilia” con il titolo “Per il Parco Monte Serra lasciai la pratica in regola” mi preme fare alcune osservazioni. In primo luogo l’insediamento del Commissario ad Acta per la pratica relativa all’esproprio per Parco Monte Serra non costituisce un esempio di cattiva amministrazione, come sembrerebbe dalla lettura dell’articolo. Difatti l’insediamento della dott.ssa Sidoti avvenuta nonostante l’adempimento dell’ente che, nell’interpretazione della sentenza del TAR, mancante di un dato essenziale quale il momento della “irreversibile trasformazione del fondo”, ha adottato quella volta alla maggiore tutela dell’interesse pubblico in modo da arrecare minor danno possibile alla cittadinanza viagrandese. Resta, invece, da capire, come l’Amministrazione che ha promosso l’opera pubblica, che rappresenta il “fiore all’occhiello” del comune di Viagrande, possa avere avallato, per il tramite dei progettisti di fiducia incaricati, una “vocazione edificatoria” per i terreni del Parco Monte Serra – vocazione che, a dir poco, appare bizzarra stante la conformazione geologica dei luoghi (conetto vulcanico spento) – senza al contempo, peraltro, prevederne nel quadro economico la corretta valutazione ai fini dell’esproprio. È stata proprio questa “vocazione edificatoria” attribuita ai terreni a rendere abnorme la determinazione del loro valore venale; all’inverso, se fossero stati pagati per terreni agricoli, non avrebbero comportato alcuna difficoltà per l’ente. Si fa presente, infatti, che, in barba alla certezza del diritto, il TAR in una causa analoga ha valutato i terreni contigui in maniera conforme all’effettiva natura dei suoli (agricoli), emettendo una sentenza che l’Amministrazione ha già provveduto ad eseguire. V’è da dire, infine, che la stessa Amministrazione che ha il merito di avere progettato l’opera non si è posta il problema della gestione e manutenzione ordinaria del Parco che, stante la notevole estensione, avrebbe comportato un esborso di denaro pubblico che un piccolo comune come Viagrande non sarebbe stato in grado di sostenere. L’affidamento della gestione ad una associazione no-profit, che ha curato gratuitamente la manutenzione ordinaria e straordinaria per tutti questi anni, è stata, pertanto, una scelta obbligata per l’ente che ne ha tratto, per di più, un vantaggio sul piano della visibilità e dell’afflusso turistico. A conclusione di ciò, appare evidente che questa amministrazione, lungi dal dimostrare disinteresse per i problemi dando esempio di cattiva amministrazione, ha, invece, lavorato e continua a lavorare per arginare tutte quelle conseguenze negative cha ha ereditato dalle precedenti amministrazioni, impiegando notevoli energie che distrae giornalmente dalla realizzazione dei propri obiettivi programmatici.
In ogni caso, sarà cura della sottoscritta adottare qualunque mezzo per evitare un ingiusto danno all’ente, anche facendo emergere, attraverso l’invio degli atti alle autorità competenti, le vere responsabilità di quanto accaduto negli anni precedenti al mio mandato, che ricordo essere iniziato nel 2003, quando la prima sentenza era ormai inevitabile.
Il Sindaco di Viagrande, Dott.ssa Venera Cavallaro.
Il portavoce del Sindaco
Dott. Alfio Grasso
Viagrande, 31 ottobre 2009
Per informazioni: 347 4494428 – grassoalfio@alice.it