Viagrande. Da domani campanelle diversificate per l’uscita dalle Elementari «San Giovanni Bosco».
I mugugni e le proteste, più o meno velate, dei genitori degli scolari che frequentano le Elementari “San Giovanni Bosco” sulla difficoltà riscontrate quotidianamente (ma in modo particolare nelle giornate piovose) sia all’ora di entrata che soprattutto all’ora di uscita dei bambini, hanno indotto il dirigente scolastico, Giuseppe Trovato, a trovare delle soluzioni per eliminare gli inconvenienti che si sono verificati.
Da domani, infatti, l’uscita dalle classi – a fine lezioni – avverrà in maniera diversificata con le prime classi che utilizzeranno le aule dell’ex scuola dell’infanzia, al fine di evitare confusione e sovraffollamenti.
Fenomeni che diventano ingestibili quando piove, con oltre quattrocento persone (i bambini che frequentano sono 333) tra genitori, scolari, insegnanti e personale Ata, che si muovono contemporaneamente con gli ombrelli aperti. Con scene da “comiche a scuola”.
Il dirigente sta facendo predisporre la necessaria segnaletica e sta facendo affiggere gli opportuni avvisi per poter informare i genitori sulle uscite diversificate che dovranno utilizzare i propri figli.
C’è stata una polemica anche sulle presunte 50 sedie e banchi mancanti e che l’amministrazione comunale aveva comprato in tempo: probabilmente si è verificato un ritardo nella dislocazione di questi arredi e già si era diffusa l’idea di una colletta fra le famiglie per comprare ciò che mancava.
Lo stesso parroco, don Alfio Bonanno, per amore di pace, aveva prestato alla scuola arredamenti della parrocchia che comunque non sono stati utilizzati.
La verità è che 42 scolari delle quarte e quinte classi attualmente (ma già dall’anno scorso) siedono su normali sedie rosse di quelle che si usano per le riunioni nelle sale comuni e non su sedie adatte ai banchi.
Ultime due notazioni: l’amministrazione comunale – forse con qualche giorno di ritardo – ha provveduto a bandire ed esitare (lo scorso 25 settembre) la gara per reperire i due autisti che dovranno guidare gli scuolabus.
Infine, molti genitori fanno notare che, quando piove, si formano troppe pozzanghere lungo il tragitto che i ragazzi compiono dalla strada per giungere all’interno dell’edificio.
(font: La Sicilia – Paolo Licciardello, 28 settembre 2009)