Viagrande. La chiesetta di Scalatelli è inagibile da otto anni. Aperta una sottoscrizione.
I rituali colpi di cannone hanno aperto la festa in onore di Nostra Signora di Lourdes che il quartiere di Scalatelli tributa da oltre mezzo secolo alla Madonnina apparsa a Santa Bernadette e che , dopo la Messa celebrata ieri sera da don Vittorio Rizzone, priore del monastero benedettino di Nicolosi, la benedizione degli ammalati in programma questa sera, la processione Eucaristica di domani sera (ore 19), attraverso le viuzze dell’antico Borgo, e la processione con la statua della Madonna (inizio domenica ore 18,30), con Messa celebrata dal rev. Giuseppe Guliti all’aperto in piazza Umberto.
E per l’ottavo anno consecutivo gli organizzatori sono costretti a far celebrare la Messa principale della festa in piazza, poiché la chiesetta di Scalatelli è chiusa da ben otto anni, cioè dall’epoca in cui fu dichiarata inagibile per la caduta delle cenere dell’Etna.
In verità, l’allora consigliere comunale Domenico La Rosa ottenne un contributo dalla Regione siciliana per riparare i danni provocati alla chiesa dalla cenere, ma i soldi non furono sufficienti (perché il progetto subì un’inevitabile modifica in corso d’opera) e nel corso di questi ultimi anni non c’è stato verso di poter racimolare quei sei-sette mila euro necessari a completare i lavori e a rendere fruibile da parte degli «scalatiddoti» l’antico tempio che sino agli anni ’50 era dedicato a S. Antonio Abate.
E l’attuale parroco, Alfio Bonanno, è stato costretto a trasferire nella Chiesa Madre sia la bellissima statua della Madonna che l’antica statua di S. Antonio Abate.
Proprio ieri sera è sorto un comitato di volontari che, attraverso una sottoscrizione, vuole raccogliere i fondi per ultimare e riaprire il tempio. La sottoscrizione è stata aperta con una offerta di 500 euro, versata da un devoto della Madonna: chiunque volesse aderire alla sottoscrizione può rivolgersi alla Pro Loco di Viagrande, che ospiterà il comitato «Pro Chiesa di Scalatelli». Da sottolineare che, stando alle assicurazioni del parroco, alcuni cittadini sono disposti a offrire gratuitamente il pavimento, i materiali per gli impianti elettrici e per la pittura.
(font: La Sicilia – Paolo Licciardello, 28 agosto 2009)