VIAGRANDE. Sgomberato il letto del torrente Demone.
Ci sono voluti circa 6 anni per eliminare a Viagrande una struttura realizzata «senza permesso di costruire», come si può leggere negli atti ufficiali della vicenda, ma alla fine l’Unità organizzativa di repressione dell’abusivismo edilizio, ha centrato il suo obiettivo, riuscendo così a far rispettare la legge.
I fatti sono iniziati nel lontano novembre del 2003, quando il comando della locale polizia municipale ha redatto il primo verbale sulla realizzazione abusiva di una struttura all’interno del letto del torrente Demone, in prossimità del torrente Saugo, su suolo appartenente al demanio pubblico: la struttura era stata realizzata «con elementi in legno e lamiera zincata», accanto a essa era stato realizzato un casotto adibito a deposito attrezzi e nella zona limitrofa era stato recintata «una piccola porzione di terreno adibita a coltivazione di verdure».
Nel corso degli anni i cittadini della zona si sono sempre chiesti come mai era stato occupato parte del letto del torrente Demone e nessuna autorità se ne fosse interessata.
Invece, polizia municipale e ufficio tecnico erano intervenute sollecitamente, ma la burocrazia o lentocrazia ha i suoi tempi, legati alle varie leggi nazionali e regionali (basti pensare che per giungere alla demolizione nell’ordinanza di leggi nazionali e regionali ne sono state citate ben 10), e, finalmente, dopo ben 6 anni, il letto del Torrente è stato sgomberato, il demanio è stato liberato dalle strutture abusive e tutto è tornato nella normalità.
Quello che adesso i cittadini si augurano è che il medesimo metro venga usato per tutte le altre strutture abusive realizzate e individuate sul territorio comunale dall’Unità di repressione dell’abusivismo edilizio.
(font: La Sicilia – Paolo Licciardello, 30 luglio 2009)