Si è svolta ieri sera, domenica 26 luglio 2009, alle ore 21,00, nell’’incantevole scenario naturale di Piazza Francesco Maria Scuderi, la cerimonia di premiazione della prima edizione del Premio Letterario Regionale “Città di Viagrande”. Il premio, istituito dal Sindaco del Comune di
Viagrande, dott.ssa Venera Cavallaro, e fortemente voluto dall’Assessore alla Cultura, dott.ssa Caterina Muscuso, era rivolto agli autori siciliani di opere di narrativa edite tra marzo 2007 e marzo 2009.
La Giuria, composta dal Sindaco di Viagrande, nella qualità di presidente onorario, dal prof. Giuseppe Trovato (Preside dell’Istituto Comprensivo “Giovanni Verga” di Viagrande), dal prof. Orazio Caruso (Insegnante di Lettere), dal prof. Elio Distefano (Insegnante di Italiano, Latino e Greco), dalla prof.ssa Aurora Monaco (Insegnante di Letteratura straniera) e dal dott. Alfio Patti (giornalista e scrittore), ha effettuato una pre-selezione, individuando, tra quelle inviate, sei opere da sottoporre al Comitato tecnico-scientifico, formato dai docenti universitari della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Catania prof.ssa Rita Verdirame (Ordinario di Letteratura italiana), prof. Niccolò Mineo (Docente di Letteratura italiana, Dantista, già Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia) e prof. Antonio Di Grado (Ordinario di Letteratura italiana), che ha provveduto alla selezione dei vincitori.
Al concorso hanno partecipato le seguenti case editrici: E.D.A.S. (Messina), A&B Editrice (Acireale Roma), Bonfirraro Editore (Enna), Giulio Perrone Editore (Roma Divisione Lab), Dario Flaccovio Editore s.r.l. (Palermo), La Medusa Editrice (Marsala), Navarra Editore (Marsala), Edizioni Arbor (Palermo), Fermento (Roma), Edizioni Agorà (Belpasso), Robin Edizione s.r.l. (Roma), Edizioni Akkuaria (Catania), Edizioni Greco (Catania), Villaggio Maori Edizioni s.a.s. (Catania), Marsilio Editori s.p.a. (Venezia), Il Filo s.r.l. (Roma), Lombardi Editori s.r.l. (Siracusa) e Sellerio Editore (Palermo). Le opere presentate, in totale, sono state quarantasei.
Ieri sera, dopo i saluti delle autorità e gli interventi dei relatori, componenti del Comitato tecnicoscientifico, preside Mineo, prof. Di Grado e prof.ssa Verderame, che hanno parlato di letteratura siciliana, editoria e premi letterari, ha avuto luogo la cerimonia di premiazione.
Terzo classificato: Salvatore La Porta, In morte di Turi, Villaggio Maori Edizioni s.a.s. (Catania).
Motivazione: A Salvatore La Porta, che ha saputo descrivere una Sicilia di “arcisiciliani” in maniera “antisiciliana”, riuscendo a coniugare uno stile descrittivo ricco, quasi barocco, ad una scrittura, spesso secca e spigolosa. Appare nitido nella sua opera il tema dell’onestà, perseguita con sovrumani sforzi e soffocata fra la rabbia e il disgusto per una società sempre meno disposta a reagire ai soprusi. Ricorrono spesso i ricordi di proteste studentesche e manifestazioni ecologiste: eco sbiadite di rivoluzioni preunitarie soffocate nel sangue e poi scordate come bravate giovanili. Fa da sfondo una Sicilia che, alle soglie del 2010, simula goffamente un rinnovamento per concedersi il lusso di rimanere uguale a se stessa.
Premio: € 800,00.
Secondo classificato: Lucia Cardillo Di Prima, Eufrosina, Dario Flaccovio Editore s.r.l. (Palermo).
Motivazione: L’opera ha particolari caratteristiche che ne costituiscono la modernità e insieme l’ancoraggio alla tradizione, in un giuoco di interscambi, di rimandi, di allusioni, di interferenze, che arricchiscono non tanto la trama quanto i significati. Ma anche la trama ha una sua presa e una discreta forma di attrazione. Il tutto orchestrato stilisticamente con misurata, non esibita, pregnanza ed eleganza. Si reputa meritevole del secondo premio.
Premio: € 1.000,00.
Primo classificato: Domenico Seminerio, Il manoscritto di Shakespeare, Sellerio Editore (Palermo).
Motivazione: Il primo classificato è Domenico Seminerio con il “Manoscritto di Shakespeare“, un romanzo che, muovendosi apparentemente sullo statuto della detection storica, attraversa le tematiche dell’attualità politica e storica siciliana con piglio sicuro e originalità di dettato. Il romanzo si impone per la complessità del discorso narrativo, che scorre su due livelli: la narrazione di primo grado che è contemporanea e il sottostante racconto di un’esistenza (reale?) di cinquecento anni fa.
Premio: € 1.200,00.
I membri del Comitato tecnico-scientifico, inoltre, avendo esaminato anche le opere escluse dalla sestina indicata dalla Giuria popolare, hanno deciso all’unanimità di assegnare una segnalazione di merito a Paolo Borrometi, Ti amo 1 in più dell’infinito…, Lombardi Editori s.r.l. (Siracusa) per la freschezza della narrazione e l’abilità descrittiva di cui l’autore dà prova. A Borrometi il Sindaco del Comune di Viagrande, che aveva già premiato i primi tre classificati, ha consegnato una copia della Monografia storica dei comuni di Nicolosi, Trecastagni, Pedara e Viagrande, di Salvatore Mirone, e un CD su Viagrande.
La serata è stata deliziata dall’intervallo musicale dell’Aedo dell’Etna, Alfio Patti, che ha proposto al pubblico un percorso di “cunti e canti” avente per titolo “La Giustizia e il sonno”.
Fra le autorità presenti anche l’Assessore Provinciale alla Cultura, nonché Vicepresidente della Provincia Regionale di Catania, Nello Catalano, che ha portato i saluti del Presidente Castiglione.
Il Premio si inserisce nel “Progetto lettura”, che prevede incontri fra i vincitori del concorso e gli studenti della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo “Giovanni Verga” di Viagrande. Tali incontri, che hanno lo scopo di promuovere la pratica della lettura, si estenderanno anche agli studenti delle scuole dell’hinterland.
Soddisfatta dei risultati, la dott.ssa Muscuso dichiara: “A conferma che l’Italia senza la Sicilia non lascia immagine nell’anima, come scrisse Goethe, il Premio ha dimostrato come con poche ed imperiture parole sia possibile cogliere l’essenza di ciò che sta intorno, raccontando l’altro volto, quello della terra dai colori rosso lava, giallo limone, blu mare, estroversa ma anche gelosa custode della sua millenaria tradizione, che guarda al futuro senza dimenticare il passato”.
(font: Il Corriere del Sud – 27 luglio 2009)
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