«E’ importante notare come un evento che divide, quale la guerra, dia lo spunto per l’unione oggi di due comunità parrocchiali, anzi di due città (Aci Castello e Viagrande) qui rappresentate dalle loro autorità civili». Con queste parole, il parroco di Aci Castello, don Nino Merlino, ha dato il benvenuto al sindaco di Aci Castello, Filippo Drago (intervenuto con la Giunta al completo) e al vicesindaco di Viagrande, Rosario Cristaldi, nonché ai fedeli di S. Mauro di quella comunità parrocchiale, presenti con il caratteristico fazzoletto azzurro al collo sotto la guida del parroco don Alfio Bonanno.
Nell’occasione, è stato ricordato il 21 luglio 1961, giorno di ricostruzione della Chiesa Madre di S. Mauro distrutta dalle bombe dell’aviazione inglese del 21 luglio 1943, giorno incancellabile nei ricordi dei castellesi, che non dimenticano come fra le macerie della chiesa i fedeli che erano in preghiera all’interno rimasero miracolosamente salvi, come l’immagine del Santo, pur danneggiata.
I fedeli di Viagrande, stretti dal gemellaggio nel nome del Santo patrono, sono stati in processione per le antiche vie del Castello e poi hanno partecipato alla celebrazione eucaristica all’aperto nell’Oratorio di piazza Castello prima di riaccompagnare nuovamente il Santo alla sua cappella fra gli inni particolari delle due comunità.
Per il resto, c’era la banda, c’era la folla della festa (con i congregati castellesi con il nastro verde-bianco) ma, una volta tanto, non ci sono state bombe per una festa di preghiera e di incontro.
(font: La Sicilia – Enrico Blanco, 24 luglio 2009)