Nessuna preoccupazione: l’istituzione della farmacia comunale, il cui iter burocratico è già iniziato da qualche mese, non è stata cancellata dai programmi dell’amministrazione Cavallaro così come si temeva durante la campagna elettorale per le Europee in base a taluni movimenti di personaggi politici locali e non.
Si sa, la fantasia popolare galoppa come un tumultuoso torrente nelle stagioni invernali e da alcuni accordi stretti tra vari personaggi politici locali (che nella campagna per le amministrative erano stati concorrenti quasi spietati alla ricerca di voti per le proprie liste) durante le elezioni per le Europee, tutti alla ricerca di voti per i medesimi candidati, qualcuno aveva arguito che l’idea della farmacia comunale da istituire in paese, fosse stata accantonata.
Non è cosi: l’unico progetto nel settore Finanza, tributi e sviluppo economico previsto per il corrente esercizio finanziario dall’assessorato retto dalla dott. Caterina Muscuso, come si può leggere negli atti ufficiali del Comune “è la istituzione di una farmacia comunale a gestione mista pubblico-privato”. La farmacia comunale, nelle intenzioni degli amministratori, oltre a “fornire un servizio aggiuntivo all’utenza” ha lo scopo di incrementare le entrate mediante l’acquisizione di utili d’impresa.
C’è chi storce il muso ma un’amministrazione comunale deve pur cercare di incrementare le entrate (soprattutto dopo l’abolizione dell’Ici sulla prima casa) e a Viagrande gli amministratori puntano molto sulla farmacia comunale.
(font: La Sicilia – Paolo Licciardello, 21 giugno 2009)