Viagrande. L’Amministrazione pensa a sostituire quelle in cotto con altre in pietra lavica.
Piazza S. Biagio di Viscalori: tanto tuonò che piovve. Ovvero, le lamentele dei cittadini, le segnalazioni dettagliate di uno studio tecnico inviate a tutte le autorità responsabili, riportate anche su questo giornale, finora non erano riuscite a far cambiare idea all’amministrazione comunale di Viagrande, sulla necessità di cambiare il tipo di pavimentazione (cotto siciliano) sui tre terrazzamenti della piazza della frazione di Viagrande e sul piccolo sagrato dinanzi alla porta centrale della maestosa chiesa collegiata di S. Biagio.
Ma la messa in opera del primo lotto di mattonelle, adesso, sta facendo riflettere l’amministrazione comunale: insomma, dinanzi al fatto compiuto si sta cercando di correre ai ripari.
L’amministrazione comunale sta cercando di convincere la Sovrintendenza di Catania ad autorizzare il cambio di mattonelle: da cotto siciliano alla pietra lavica, più consone alla piazza e all’architettura di tutta la settecentesca zona.
Pietra lavica con bordi in pietra bianca di Comiso.
«In effetti, dopo aver visto come si sono ridotte le mattonelle in cotto siciliano a distanza di qualche giorno da quando sono state collocate, abbiamo chiesto all’impresa esecutrice di fermare i lavori in attesa di assumere nuove decisioni», dichiara il sindaco Vera Cavallaro.
«L’altra sera, nel corso di una riunione con altri assessori – aggiunge il vice sindaco Rosario Cristaldi – abbiamo anche calcolato, grosso modo, quanto denaro ci vorrebbe per effettuare il cambio di mattonelle: quasi 50 mila euro. Stiamo studiando come poter fare».
D’altronde, se una variante all’attuale progetto deve essere fatta, meglio in corso d’opera che a opera compiuta.
Infine, va fatta un’annotazione importante: ieri sera alcuni cittadini di Viscalori hanno segnalato che già sono stati asportati lotti di mattonelle fra quelle lasciate in sosta sulla piazza e all’interno del cantiere (che è a cielo aperto) e i cittadini temono che anche le panche in ferro battuto rimosse per consentire la pavimentazione della piazza e messe in un angolo per essere ricollocate al loro posto, sono una «preda» troppo facile per eventuali ladri. Non sarebbe il caso di provvedere a metterle temporaneamente in un posto più sicuro? Giriamo la segnalazione a chi di dovere.
(font: La Sicilia – Paolo Licciardello, 14 maggio 2009)