Viagrande. L’autorizzazione a costruire era stata richiesta da alcune coop: era necessaria una variante al Prg.
Niente da fare per la realizzazione dei 56 alloggi per edilizia sovvenzionate la cui richiesta era stata avanzata dalle cooperative S. Maria dell’alto, Paternò, Olimpus e San Francesco di Sales. Il consiglio comunale nella seduta di venerdì sera ha bocciato, con undici voti contrari e due astenuti (Antonio Intelisano e Rosario Coco del gruppo di opposizione), la proposta di deliberazione con la quale si sarebbe dovuta approvare una variante al Piano Regolatore Generale in zona turistica ricettiva (per l’esattezza quella in via Leonardo da Vinci alle spalle del Centro commerciale Monteserra) per approvare successivamente la richiesta del programma costruttivo relativa ai citati 56 alloggi.
In consiglio comunale a confortare la scelta dei consiglieri comunali (già orientati dal parere negativo espresso dalla terza commissione consiliare permanente), erano presenti anche l’ing. Santi Domina, capo area tecnica e del territorio e l’ing. Alfio Strano, responsabile dell’edilizia privata.
Dopo un serrato dibattito sull’argomento e la lettura puntuale e precisa operata dal presidente del consiglio comunale Domenico D’Agata di tutta la corposa documentazione, compresi i pareri legali sull’argomento, compresa una sospensione temporanea dei lavori del Consiglio, il civico consesso ha bocciato la menzionata delibera.
La richiesta del programma costruttivo non poteva essere accolta perché, stando a ciò che è stato detto nel corso dei lavori, sarebbero saltati tutti i parametri previsti dal Prg approvato il 2 marzo del 1999.
Nel corso della stessa seduta è stata invece recepita una sentenza del Tar sezione di Catania con la quale veniva accolto il ricorso di un cittadino avverso la destinazione che, nel menzionato Prg, era stata fatta di un suo lotto di terreno, classificato per metà in zona E2 e per metà in zona B1. Il Tar ha deciso che il lotto di terreno deve essere inserito tutto nella zona B1.
(font: La Sicilia – Paolo Licciardello, 25 gennaio 2009)