Ogni tanto, a Viagrande, scompaiono anche le denominazioni delle strade, se non proprio i tracciati delle stesse. Gli ultimi due toponimi «scomparsi» sono quelli relativi a due beneamati parroci del dopoguerra: i reverendi Sebastiano Platania, parroco della Matrice, e don Domenico Vinci, chiamato affettuosamente «padri don Miciu», parroco di Viscalori.
A entrambi era stata dedicata una strada dall’allora amministrazione guidata dal sindaco Corsaro Boccadifuoco: ebbene, nel corso della realizzazione del viale Europa, la strada dedicata al parroco Platania è stata «inghiottita» dal tracciato della nuova circonvallazione.
Più originale la scomparsa della stradella dedicata a padre Vinci: gli era stata dedicata una delle tante deliziose stradine di Viscalori che, attraverso scalinate in pietra lavica, uniscono (esistono ancora via del Signore e via Mascagni alta) le zone basse e le zone alte.
La via Padre Vinci, anno dopo anno, venne lasciata nell’abbandono più assoluto, trasformata in un letamaio. Fu prima chiusa con un muretto nella parte più a nord. A sinistra del suo percorso furono successivamente edificate villette residenziali fu collocato un cancello per vietarne l’accesso agli estranei, quasi a trasformare la via padre Vinci in proprietà privata. Oggi non esiste più la tabella.
Alcuni cittadini sollecitano l’amministrazione comunale a dedicare altre due nuove strade ai parroci, perché non se ne cancelli la memoria.
(font: La Sicilia – Paolo Licciardello, 11 dicembre 2008)