VIAGRANDE. Ieri un sopralluogo nel tentativo di trovare una soluzione definitiva.
Il sindaco di Viagrande, Vera Cavallaro, è stata di parola: ieri mattina sono iniziati i primi lavori al fine di eliminare il pericoloso «laghetto» artificiale che si forma – quando piove – in via Petrone.
Forse più che di lavori veri e propri dobbiamo parlare di sondaggi, poiché il problema più difficile da risolvere è trovare un’adeguata area dove far defluire l’acqua che, con gli opportuni accorgimenti, sarà «respinta» dal lago (o “conca” come la definisce il sindaco Cavallaro) di via Petrone.
Nel tardo pomeriggio di ieri sì è tenuto un sopralluogo a cui hanno partecipato, oltre al sindaco, il vice presidente del Consiglio, Delfo Coco, l’ing. Santi Domina, capo area dell’ufficio tecnico, il geom. Salvatore Cristaudo, e il progettista delle rete fognante, ing. Paternò, oltre, naturalmente, ai responsabili dell’impresa che dovrà eseguire i lavori.
Evidentemente il problema di via Petrone dovrà essere risolto in modo definitivo: l’accumulo di acqua piovana che si forma in quella zona non potrà certamente essere smaltito attraverso un sistema di caditoie, che scaricherebbero il volume dell’acqua più a valle, dove la via Petrone offre una maggiore pendenza in direzione sud. Sarebbe come spostare gli effetti del problema, magari eliminando l’attuale «lago», ma senza tuttavia risolvere l’emergenza.
A ogni buon conto i tecnici e gli amministratori si sono messi al lavoro per risolvere il problema, che era stato già segnalato alle competenti autorità e ai carabinieri di Viagrande con un esposto firmato nel mese di settembre del 2007 da 26 cittadini e inviato, dalla locale stazione dei carabinieri, anche alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania.
A seguito di questo esposto (diventato pubblico in queste ultimissime ore) l’allora vice sindaco e assessore alla Protezione civile, Vincenzo Sanfilippo, aveva richiesto alla Provincia regionale di Catania un contributo al fine di realizzare una rete fognante pluviale in via Petrone, mentre l’attuale amministrazione ha chiesto alla Regione siciliana l’autorizzazione a utilizzare la rete fognante delle acque nere già realizzata, a suo tempo, in via Petrone.
(font: La Sicilia – Paolo Licciardello, 29 ottobre 2008)