Sarà una serata dedicata a tutti gli amanti del rock, quella che si svolgerà sabato sera, con inizio alle 21, nell’anfiteatro naturale della villa comunale di Viagrande, con la decima edizione della rassegna musicale «Lavica Rock». La conduzione della serata è affidata a Sabina Rossi, noto volto delle tv locali che in questo periodo si occupa di un programma radiofonico, dedicato alle band emergenti dell’hinterland catanese. E in più una guest: i Lautari.
Quattro le band selezionate, tra le numerose che hanno presentato domanda di partecipazione: i «Long hair in three stages» (Catania), gli «Amarula» (Viagrande), i «DarkFly» (Vizzini) e i «Narayan» (Catania). E per ogni band, alle spalle cè una storia, che parte dai «garage» dove si testa il proprio sound e prende vita la propria musica. E non c’è solo divertimento, ma anche tanta fatica e sudore per far nascere suoni nuovi e «arrivare» a una produzione degna di salire su un palco. E alla luce di tutto questo, conosciamo qualche particolare in più sulle loro vite e sulle caratteristiche principali della musica inedita che sarà possibile ascoltare domani a Viagrande.
I «Long hair in three stages» (Giuseppe Iacobaci, Emanuele Finocchiaro, Fabio Corsaro, Roberto Risicato), per esempio, nascono alla fine del 2006 grazie a una immediata intesa e a una pressante «urgenza creativa» che li spinge a ideare e incidere già all’inizio del 2007. Gli «Amarula» (Claudia Scierre, Luca Gatto, Luca Sapienza, Alessandro Garozzo e Giuseppe Carciola), invece, nascono nel 2006 dalle ceneri di una cover band che, a forza di adattare le «idee musicali altrui» alle proprie caratteristiche, ha voluto esprimere un sound tutto suo. I «Dark-Fly» (Gregorio Vacirca, Francesco Vacirca, Paolo Falcone, Ignazio Modica) arrivano da Vizzini dove sono nati nel 1996. Il loro genere è il progressive Metal con forti influenze ghotic e hard rock. Infine i «Narayan» (Riccardo Trinaistich, Andrea Quattrocchi, Alfredo Cosentino) nati nel 2002 «al bar» del dipartimento della facoltà di ingegneria di Catania.
(font: La Sicilia – Paolo Licciardello, 22 agosto 2008)