Viagrande. La Giunta ha adottato una delibera con cui si avvia l’acquisizione del Cinirazzo.
La Giunta comunale di Viagrande, con una delibera, ha avviato le procedure per acquisire al patrimonio del Comune i 1824 mq dell’ex torrente Cinirazzo relativi alla particella 1125 del foglio 9, nelle consistenze parziali determinate dall’Agenzia del demanio.
L’acquisizione comporta per il Comune di Viagrande una spesa che si aggira sui 40mila euro.
La Giunta comunale ha autorizzato l’ing. Rosario Leotta, responsabile unico del procedimento, a espletare ogni adempimento necessario per l’acquisizione dell’area, autorizzandolo a firmare la stipula dell’atto pubblico, e se è possibile, affidare il rogito al segretario comunale.
Delle vicende relative all’ex torrente Cinirazzo, ormai da tempo denominato via Anfuso, ci siamo più volte occupati, soprattutto al momento della realizzazione del collettore fognario ultimata qualche mese fa con la bitumazione dell’ex alveo all’interno del quale è stato lasciato uno spuntone di roccia. Uno degli aspetti della vicenda riguardava appunto la bitumazione dell’ex alveo, poiché, stando ad alcuni cittadini interessati alla viabilità della zona che ingloba anche la via Falcone, la via Giovanni XXIII e la strada di Prg (aperta e chiusa più di una volta), il Genio Civile avrebbe concesso l’autorizzazione a costruire il collettore fognario ai soli fini idraulici per risolvere il problema del deflusso delle acque. Contemporaneamente, però, maturava la richiesta di sdemanializzazione dell’area del torrente, avanzata sin dal 1986, anche alla luce del fatto che nel corso degli ultimi anni nel vallone Cinirazzo non vi è più traccia di deflusso idrico «di fatto utilizzato da tempo, nel suo tratto iniziale a partire da via Indirizzo (altro ex torrente) come strada di accesso a numerose proprietà private».
Pertanto, una volta acquisito al patrimonio del Comune tutte le problematiche sul torrente Cinirazzo dovrebbero essere risolte d’incanto.
(font: La Sicilia – Paolo Licciardello, 19 agosto 2008)