L’estate viagrandese, sotto l’egida dell’amministrazione comunale e con la collaborazione del cenacolo culturale ”Antonio Aniante” affida la sua apertura ufficiale allo spettacolo “Strati di Sicilia” che oggi Alfio Patti, offrirà al pubblico, alle ore 21 nella suggestiva piazza S. Biagio di Viscalori. Perché “Strati di Sicilia”? abbiamo chiesto a Patti, ormai di casa a Viagrande. « “Strati” come “strade”, le strade dei sentimenti del popolo siciliano. I sentimenti, com’erano e come sono oggi. “Strati di Sicilia” sono anche le strade che i miei spettacoli hanno fatto, dalla Sicilia al nord Italia, dall’Australia al Messico, alla Francia». Oggi Patti presenterà un pout pourri di brani scelti fra i suoi tre spettacoli: «Allakatalla», «Friscanzana» e
«Trìspiti e tàvuli». Alfio Patti “cunta” – come egli stesso afferma – «la stratificazione di una Sicilia che sedimenta nel tempo e che si rinnova dalle sue stesse ceneri. Una voce vecchia e nuova che propone l’amore, il duro lavoro dei campi, la religiosità, la gelosia e persino la morte, negli usi e costumi della gente siciliana». Nei percorsi fatti dal poeta-cantastorie non vi è alcuna apologia del passato, anzi, attraverso l’ironia che lo contraddistingue, egli esorcizza le dure condizioni della vita del passato soprattutto quelle che vedevano la donna sottomessa e frustrata.
“Impugno la mia chitarra come fosse un fucile – spiega Patti – e faccio la mia rivoluzione poetica sperando che uno su dieci mi ascolti e continui, come me, a far sentire la voce della Sicilia onesta, di uomini e donne, quella che sbuca fuori dalla pietra lava con la forza ed il colore intenso della ginestra in fiore”.
(font: La Sicilia – Paolo Licciardello, 26 luglio 2008)