Al giorno d’oggi, con la situazione economica italiana che ci sta portando verso la recessione, ci si chiede come fare per tirare avanti, si tentano strade varie quali commercio (aprire un franchising), affiliarsi a grosse catene, provare lavori manuali, ma in effetti quello più in voga al momento e di sicuro rendimento è il «lavoro» del politico.
Basta avere amicizie in buon numero, appoggi tra i vari consigli di quartiere e il gioco è fatto.
Poi la parte più divertente, le promesse elettorali, che si traducono in una serie inverosimile di cose senza senso, buttate lì per attirare l’ingenuo elettore, ingaggiare i famosi «attacchini», che hanno ridotto la nostra città, in questi due turni elettorali, in una enorme pattumiera, e farsi vedere in giro fra i mercatini rionali stringendo mani e sorridendo a più non posso.
Certo non tutti hanno la «faccia» da politico, inclusa una dose spropositata di lecca….
Però tentare non nuoce, vista la posta in ballo…
A proposito, a quando le prossime elezioni? Chissà, comincio seriamente a pensarci.
(font: La Sicilia – Lorenzo Maglia, 30 giugno 2008)