Il Codacons: intervenga il ministro, altrimenti si rischia una pioggia di ricorsi.
«L’errore pacchiano e abnorme relativo alla poesia di Montale che ha caratterizzato la prima prova scritta degli esami di maturità, rischia di mettere seriamente in dubbio la validità della prova sostenuta dagli studenti».
(… si chiede di individuare la «visione della realtà» del poeta e quella del «ruolo salvifico e consolatorio della figura femminile». Siamo nei guai. Qui c’è un errore grossolano: la poesia è dedicata a Baris Kniaseff che donna non è, ma un vecchio amico ora «lontano».)
Lo afferma il Codacons, il cui presidente, Carlo Rienzi, sottolinea che «tutti gli studenti che hanno svolto la traccia relativa a Montale e che su questa riceveranno una votazione bassa o non gradita, sarebbero legittimati a fare ricorso». Per «evitare una marea di ricorsi che potrebbero invalidare gli esami di maturità», il Codacons «chiede al ministro dell’Istruzione di emanare una direttiva che assegni il voto massimo alla prima prova scritta in favore di quegli studenti che hanno svolto il tema su Montale, indipendentemente da come questo sia stato svolto». «In caso contrario, qualora il Ministro Brunetta decida di ampliare la class action anche nei confronti della Pubblica Amministrazione – conclude Rienzi – gli studenti, attraverso il Codacons, potrebbero intentare una azione collettiva di risarcimento contro il ministero dell’Istruzione e i singoli funzionari colpevoli dell’errore».
(font: Corriere della Sera)
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